Pori dilatati, presenza di punti neri (comedoni), punti bianchi (microcistine chiuse), colorito spento, aspetto lucido e trucco che non ne vuole sapere di stare al proprio posto…Allora sì, hai la pelle grassa ed io ti dirò come normalizzarla.
DETERSIONE
La pelle grassa deve essere trattata nella giusta maniera per non incorrere nell’indesiderato, ma purtroppo frequente, effetto rebound.
Ossia nel tentativo di rimuovere il sebo in eccesso si esagera e si finisce per irritare e seccare la pelle.
Così le dispettose ghiandole sebacee si vendicano e producono più sebo di prima…
Ovviamente un ruolo fondamentale e imprescindibile lo ha la detersione.
La scelta di un sapone a base di oli vegetali, magari purificante ed idratante, è uno step importante.
Abbinato al detergente è importante usare quotidianamente un panno in microfibra per massaggiare con cura e delicatezza la propria pelle.
Il massaggio va fatto con il sapone o anche solamente con acqua tiepida.
Invece la sera è bene servirsi di un latte detergente morbido e cremoso per la rimozione del trucco.
Applicare il latte e senza rimuoverlo del tutto insaponare il viso.
In questo modo la parte grassa del latte impedirà al sapone di seccare troppo la pelle, evitando l’antipatico effetto rebound.
Ovviamente il nostro sapone (solido, liquido o gel ) deve essere a base di ingredienti ecodermocompatibili…
TONICO, CREMA E MASCHERE
Sicuramente la pelle grassa non va trattata con un tonico a base alcolica.
Anche se al momento l’effetto del tonico a base alcolica è confortante, a lungo termine indovinate a cosa andate incontro?
Bravissime, l’effetto rebound.
Infatti le simpatiche ghiandole sebacee reagiscono all’alcol producendo ancora più sebo.
Inoltre questo tipo di tonici favoriscono la formazione di couperose.
Così nelle zone più ricche di sebo come gli zigomi e i lati del naso l’aggressione subita da parte del tonico inadatto fa tirare la pelle e affiorare i capillari.
Allora cosa utilizzare?
E’ di grande beneficio un tonico a base di un’acqua rinfrescante con sostanze astringenti quali lavanda, rosmarino o comunque
una lozione riacidificante e calmante.
Invece per quanto riguarda le maschere bisogna sempre privilegiare quelle con ingredienti astringenti e sebo-normalizzanti, quindi maschere all’argilla o al caolino ma a non tutti i giorni.
Adesso viene il bello: quale crema?
Acqua!!! La pelle grassa incorre nel rischio di essere disidratata, infatti per paura di peggiorare la situazione con le creme, si tende a non utilizzarle..
Sbagliato… bisogna trovare la crema giusta. Una fluida o in gel su base acquosa (cioè il primo ingrediente dell’INCI deve essere l’acqua). I principi attivi non devono essere “sgrassanti, bensì idratanti. L’azione “sgrassante” deve essere svolta durante la detersione.
Quindi bisogna scegliere creme con sostanze idratanti quali acido ialuronico, vitamine e acido salicilico.
TRUCCO, TRUCCHETTO E PELLE GRASSA
Partiamo dal trucchetto: per favorire la permanenza del trucco al proprio posto anche sulla pelle grassa è di grande aiuto tamponare per pochi secondi con un cubetto di ghiaccio avvolto in un tessuto il viso.
Bisogna effettuare questa operazione dopo aver fatto assorbire la crema idratante.
Perché il ghiaccio?
Il ghiaccio crea una lieve vasocostrizione che rendere la pelle più compatta e quindi più predisposta ad essere truccata.
Perciò soffermandoci sul trucco dobbiamo prediligere cosmetici a base di pigmenti naturali, meglio se in polvere piuttosto che creme e fluidi. In questo modo favoriremo l’assorbimento del trucco.
Ovviamente evitate i cosmetici a base di siliconi e oli minerali, cioè sostanze non ecodermocompatibili.
Questi elementi nei fondotinta, bbcream, ecc condizionano la produzione di sebo.
SFATIAMO QUALCHE FALSO MITO SULLA PELLE GRASSA
1.Secondo la Dottoresssa Pucci Romano la pelle grassa non invecchia più lentamente.
Ci sono altri fattori quali il DNA, la cura e lo stile di vita che determinano l’invecchiamento della nostra pelle, anche se un pochino di sebo in più aiuta.
2.Il sole non dà giovamento alla pelle grassa. Infatti i raggi solari favoriscono lo sviluppo di punti neri e seccano lo strato superficiale della pelle.
In questo modo si aumenta la produzione di sebo… Secondo la Dott.ssa con le giuste precauzioni il sole è più amico della pelle secca.
3.La pulizia del viso è comunque un’azione traumatica che può causare irritazione.
Certamente se fatta da mani esperte dà i suoi benefici, l’importante è non esagerare.
Una volta ogni 30 – 40 giorni è sufficiente.
L’importante è però saper riconoscere quando la pelle grassa è una condizione normale e quando l’acne, comedoni, punti neri oleosità ecc non siano sintomi di qualche patologia.
In tal caso bisogna consultare un medico.
Fonti
www.lasaponaria.it
www.istitutodermatologicoromano.it
www.skineco.org
Pucci Romano, un’amica per la pelle, Giunti editore